Oggi Yellow è passato dalla Costa Azzurra al Var, facendo tappa a Fréjus. Ad accoglierci c’era Coraline, della Capitaneria, che ci regala subito la spilla del porto per la nostra collezione. Anche questo porto, come Beaulieu-sur-Mer, è prossimo ad un anniversario: nel 2019 spegnerà 30 candeline.
Il nome, però, tradisce l’età effettiva: Fréjus è in realtà Forum Iulii, il più antico porto militare del Mediterraneo, voluto da Augusto e detto anche la Pompei provenzale per i numerosi resti della città romana ancora visitabili: un anfiteatro, l’acquedotto, le mura, le porte monumentali. Qui nacque il generale Agricola, artefice della conquista romana della Bretagna, le cui gesta furono narrate dal genero Tacito. La città al nostro arrivo è in fermento, però, per un’altra battaglia: quella fra le nazionali di Francia e Belgio, che si incontreranno a breve in Russia per la semifinale della coppa del mondo. Il boulanger ha decorato tutto il panificio con il tricolore francese, i bar della marina hanno allestito schermi dappertutto nei dehors. Noi abbiamo omaggiato, nostro malgrado, i bleu dando spi prima di entrare in porto: abbiamo issato a prua di Yellow una vela blu, bianca e rossa, molto leggera e molto mobile.
Alessandro e Luca, che ci hanno appena raggiunti e saranno con noi fino a Marsiglia, non vedevano l’ora di divertircisi un po’: perché lo spi è instabile, va governato nei suoi due punti mobili sentendo le minime variazioni del vento, reagisce all’istante gonfiandosi a prua e portando la barca molto più velocemente. Ci proveremo anche domani, anche se non conosciamo ancora la nostra meta. Il programma dice Bormes-les-Mimosas, il vento ci suggerisce invece di ripararci nella baia di Saint-Tropez per aspettare che passi il Mistral, potente e minaccioso dal golfo del Leone. Può durare uno, tre, nove giorni – dicono gli anziani a Marsiglia. Noi speriamo che sia soltanto uno e ci teniamo pronti a partire… alla prima finestra di vento favorevole!